Julia, un’assistente virtuale per i turisti a Roma
- Novembre 18, 2024
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Uno dei riti cittadini che ha più risentito dell’epidemia di Coronavirus è chiudere una serata fuori non tanto col bicchiere della staffa, quanto con un sacchetto di croissant, bombe o altro, pronte per essere consumati al momento… o alla colazione della mattina successiva.
Per tutti i non romani, questo particolare tipo di acquisto si fa dai “cornettari”, forni diversi da quelli aperti in giornata, la cui produzione ruota attorno alla preparazione di cornetti, ciambelle e affini: tutto ciò che serve per una colazione all’italiana fragrante, appena sfornata.
Dal loro aspetto non sembrerebbe, ma i cornettari hanno radici che affondano nella storia di Roma, quando all’epoca dell’Impero i forni erano aperti tutta la giornata ed erano luoghi di ritrovo, che offrivano quelli che potremmo chiamare generi di conforto a un prezzo simbolico a chiunque.
Oggi che il coprifuoco prevede il divieto alla circolazione e la chiusura di tutte le attività al pubblico tra le 22 e le 5 del mattino, i cornettari iniziano il loro lavoro un po’ più tardi, e noi ne abbiamo scelti cinque che rappresentano ancora la tradizione della colazione che più espressa non si può.
Con una nota: controllate su Google orari di apertura e di chiusura prima di andare, perché ogni volta che cambiano i decreti, cambiano anche… i loro turni di lavoro!
Il maritozzo, ovviamente, è uno dei simboli di Roma. Negli ultimi anni è tornato alla ribalta grazie alla sua reinterpretazione in chiave salata. Per iniziare però, meglio andare alla fonte, da uno dei più illustri cornettari della Città Eterna: questo esiste fin dal 1960.
Vicinissimo alla stazione ferroviaria di Roma Trastevere, è facilmente raggiungibile dal centro ed è un ritrovo familiare per chi visita il mercato di Porta Portese. Oltre al maritozzo (da provare almeno una volta nella vita), qui sono celebri i tramezzini.
Se chiederete a un romano DOC indicazioni su questo cornettaro in zona Ostiense e non ottenete risultati, provate a usare il suo vecchio nome: Dolce Notte. Tanti capitolini che amano la notte lo conoscono ancora così. In questo forno si trova sia dolce che salato, e oltre a consigliarvi uno di tutto, vi raccomandiamo di non perdervi i pangoccioli che danno il nome al locale.
Questa pasticceria, che vende anche pizza, è famosa per i suoi panini dolci con gocce di cioccolato (i “pangoccioli“, appunto) ed è a poca distanza dalla fermata della metro Piramide.
Un bel gioco di parole per questo posto che è un punto fermo per chi vive nella zona di Roma Sud (e a poca distanza, si può fare il bis grazie al laboratorio dei Fratelli Banger, in Via Collazia, 19). La zona di riferimento è quella di Piazza Tuscolo. Vi consigliamo le bombe alla crema!
Un luogo leggendario per i cornetti a tarda notte: questo forno si trova sotto il livello stradale a pochi minuti dall’ingresso della metro fermata Ottaviano.
Un altro cornettaro notissimo a Roma, e particolarmente per questa sua creazione dal nome che più allusivo non si può, fra il danese e il maritozzo, disponibile in tante versioni differenti. Siamo nella zona di Porta Pia/Ambasciata britannica, a pochi minuti da Piazza dei Cinquecento.
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