Nuovo appartamento in portfolio: Fontanella Borghese 35
- Gennaio 17, 2025
- Senza categoria
Possibile che il Tridente, sempre affollato anche dalle prime ore del mattino, abbia ancora dei segreti da svelare? Questo storico “centro commerciale” all’aperto attira da sempre romani e turisti e sembra impossibile trovare ancora degli scorci nascosti… o silenziosi da queste parti.
Eppure è proprio così in via della Frezza, che unisce via del Corso e via di Ripetta: pochi metri di lunghezza, ma che stile! Siamo alle spalle di Piazza Augusto Imperatore, dove svettano l’Ara Pacis e il mausoleo appartenuto proprio alla famiglia del primo imperatore romano. In pochi si fermano in questa vietta silenziosa ed elegante: eppure è un gioiello che attende di essere scoperto. Nonostante l’aspetto più moderno rispetto ai vicoli circostanti, la storia qui è di casa.
Questa via, che anticamente era solo un viottolo che collegava, come altri, la zona del Pincio a quella del Tevere, ha in realtà ospitato artisti e nobili nel corso dei secoli: il suo nome deriva dalla famiglia aristocratica che qui possedeva un palazzo ammiratissimo nel XVI secolo.
Dell’edificio non rimane traccia, così come non si vede più nulla del patibolo dove si praticava il supplizio della corda, proprio quello da cui nasce la parola “tortura”: l’aspetto attuale della via risente della decisione scellerata di Mussolini, che fra le tante demolizioni atte a trasformare Roma in una capitale “imperiale”, fece radere al suolo anche questa parte del centro storico, riducendo in polvere resti antichi e preziose testimonianze del passato.
Da questo scempio si è salvato, fra i pochi, anche il palazzo che ospita la nostra nuova acquisizione: proprio all’angolo con via di Ripetta, Frezza risale al XVI secolo ma è stato rimaneggiato più volte. Il suo assetto è quantomeno originale: con un solo appartamento per piano, vi sembrerà di essere i soli occupanti dell’intero edificio. Va tenuto presente che per le sue caratteristiche storiche, l’edificio non è dotato di ascensore.
Frezza può ospitare fino a quattro persone, e si presenta come un ambiente dove convivono tracce del passato (le travi a vista, i mobili d’epoca) con delle comodità tutte contemporanee: dalla smart tv all’aria condizionata passando per la possibilità di arrivare all’appartamento in autonomia col self-check in (la descrizione completa si trova qui. Il cucinotto è dotato dei fondamentali per preparare pasti semplici o sostanziose colazioni, e il bagno ristrutturato presenta una doppia doccia.
Fuori da Frezza, c’è un mondo da scoprire – e non lo diciamo per esagerare – i vicoli che convergono sulle strade del Tridente sono, nonostante la centralità dell’area, ancora ricche di botteghe artigiane, ristoranti e attrazioni meno note. Si comincia dalla stessa via della Frezza, dove Claudio Amendola ha aperto il suo ristorante, o i figli di Francesco De Gregori gestiscono un apprezzato negozio di vinili. Bastano pochi minuti di cammino per trovare quadri di Caravaggio o statue del Bernini visibili gratis, rovine romane, affacci panoramici e musei poco affollati: una Roma diversa è possibile, in via della Frezza!
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