Natale di Roma: i musei da scoprire
- Aprile 11, 2025
- Appuntamenti, Roma per principianti, Roma per principianti
Nonostante fosse nato in Lombardia, pochissimi artisti sono legati a Roma quanto Caravaggio. Il famoso pittore ha trascorso molti anni nella Città Eterna, e ci sono quasi trenta opere sparse in diversi edifici della città, ma solo una manciata di esse fanno parte di collezioni private, il che significa che la maggior parte di esse sono, invece, facilmente accessibili. E alcune, lo diciamo per chi è a Roma, sono visibili gratuitamente. Questo itinerario è fatto su misura proprio per voi.
Naturalmente alcune delle opere di Caravaggio si trovano in quelli che sono fra i più noti musei di Roma: la Galleria Borghese, la Galleria Nazionale d’Arte Antica a Palazzo Barberini, Palazzo Corsini, i Musei Capitolini, la Galleria Doria Pamphilj e, naturalmente, i Musei Vaticani. Scegliere uno piuttosto che l’altro è un’impresa impossibile, tuttavia va detto che la Galleria Borghese ne ospita un numero cospicuo.
Quale che sia il museo che sceglierete, vi invitiamo a controllare le regole di accesso (orari ridotti, chiusure nel weekend o prenotazione del biglietto obbligatorie) legate all’aggiornamento settimanale delle misure anti-Covid.
Il nostro itinerario alla ricerca dei luoghi romani di Michelangelo da Caravaggio inizia lontano dai musei sopra citati, nella Chiesa di San Luigi dei Francesi, presso la sede del Senato a Palazzo Madama (dove, per inciso, Caravaggio visse tra il 1597 e il 1601). Li troverete entrambi a pochi passi da Piazza Navona e di molti degli alloggi che gestiamo.
All’interno della chiesa si trova la cappella di Matteo Contarelli (il suo nome italianizzato: in realtà era Matthieu Conterel). Un ricco cardinale francese, alla sua morte lasciò istruzioni per una statua e due dipinti da inserire in uno spazio a lui dedicato: l’anno era il 1585, ma la scelta iniziale cadde su due artisti che non consegnarono quanto indicato. Nel 1599, mentre erano in corso i preparativi per il Giubileo del 1600, un altro cardinale, Francesco Maria Del Monte, propose che quei lavori fossero completati dal suo pittore personale, proprio Caravaggio.
Il suo coinvolgimento non andò esattamente liscio: la prima versione di uno dei dipinti fu rifiutata, a causa della sua rappresentazione di San Matteo come un vecchio con i piedi sporchi – inaudito, all’epoca. Il pittore fu costretto a lavorare da capo sull’opera – non il primo scandalo che accompagnò la sua esistenza.
San Luigi dei Francesi dista pochi minuti a piedi dalla Basilica di Sant’Agostino, nell’omonima piazzetta, incastrata tra piazza delle Cinque Lune e via della Scrofa. La Madonna di Loreto, appesa al suo interno, raffigurava una vergine scalza, una donna comune: fu fra diversi quadri di Caravaggio a essere ritenuto blasfemo.
Da questa chiesa, costruita riutilizzando le pietre del Colosseo, prendete a sinistra per via della Scrofa, che vi porterà direttamente all’Ara Pacis. Prima di arrivarvi, occhio a via dei Prefetti e, nello specifico, a vicolo del Divino Amore, una sua traversa: questo è uno degli indirizzi dove Caravaggio abitò. La casa non c’è più da molto tempo, ma era all’altezza del civico 19. Le cronache dell’epoca ci dicono che l’artista fece infuriare la sua padrona di casa, una certa Prudenzia Bruni, smantellando una parte del tetto per far entrare molta più luce naturale per poter dipingere. È la stessa luce violenta che è presente nelle sue opere.
Tornando in via dei Prefetti, raggiungete la minuscola piazza Firenze (siamo dietro l’angolo rispetto a Campo Marzio Bellavista!) e cercate via della Pallacorda: il suo nome si riferisce a una forma primordiale di tennis, popolare alla fine del 1500/inizio del 1600, per il quale i romani andavano pazzi, perché vi si poteva scommettere forte.
Proprio qui, nel 1606, Caravaggio vinse una partita contro tal Ranuccio Tomassoni che, infuriato per il risultato, iniziò una rissa con il pittore. Caravaggio lo pugnalò a morte e fuggì attraverso questi stessi vicoli verso Palazzo Farnese, allora come oggi di proprietà francese, vicino a Campo de’ Fiori, in cerca di riparo. Quell’omicidio lo fece fuggire da Roma una volta per tutte.
Quanto a voi, dalla Pallacorda, tornate indietro fino a via della Scrofa, percorretela verso nord e raggiungete il Museo dell’Ara Pacis con il Mausoleo di Augusto: continuate a camminare su via di Ripetta, fino a raggiungere piazza del Popolo: la Chiesa di Santa Maria del Popolo, a cinque minuti a piedi da Paradiso Penthouse, ospita altri due capolavori di Caravaggio: “La Conversione di San Paolo” e “La Crocifissione di San Pietro”. Oggi possiamo ammirare due versioni successive di questi dipinti, completati nel 1601, perché ancora una volta furono inizialmente rifiutati dal suo committente, il potente Tiberio Cerasi, tesoriere di Papa Clemente VIII.
Questa è la fine del nostro tour a piedi a tema Caravaggio, anche se tracce del pittore sono presenti in altre zone del centro storico: continuate a esplorare!
Le chiese di questo post (e le chiese di Roma, più in generale) hanno ingresso gratuito, ma potrebbe essere necessario usare qualche moneta per attivare un’illuminazione a tempo. Considerate questi pochi spiccioli come una donazione, e magari valutate di lasciare qualcosa in più nelle cassette delle offerte.
A proposito di chiese, non sono sempre aperte tutti i giorni: i parroci si assentano o devono occuparsi di più edifici di culto. La cosa migliore è cercare di visitarle la mattina prima di pranzo, o il pomeriggio tra le 17 e le 19, quando è più probabile che ci sia una messa serale. Ogni chiesa ha il suo orario, che può essere trovato cercando su Google.
Inutile dire che andando a caccia di Caravaggio potreste finire in un luogo di culto proprio mentre ci sono dei fedeli: rispettateli e fate attenzione a suonerie dei cellulari o flash e seguite le istruzioni specifiche all’ingresso di queste chiese (specie se ci sono divieti!).
Infine, se questo piccolo tour fotografico vi ha fatto venire voglia di approfondire la personalità e l’arte di Caravaggio, vi consigliamo di contattare i nostri partner di Joy of Rome (potete vedere un estratto del loro tour virtuale su Caravaggio poco più su)!
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