Natale di Roma: i musei da scoprire
- Aprile 11, 2025
- Appuntamenti, Roma per principianti, Roma per principianti
La tradizione di Natale, almeno in Italia, si è ultimamente un po’ appiattita: con celebrazioni spesso importate da altre nazioni, menù di Natale che si somigliano e festoni appesi sempre prima per le strade e nelle vetrine dei negozi. Avete notato, poi, che anche i dolci stagionali sono disponibili con sempre maggiore anticipo? Una situazione comune anche ad altri paesi del mondo, che assesta colpi formidabili al vero spirito delle Feste, nella cui storia millenaria si mescolano cultura, storia, religione e folklore.
Pensando a Roma, illuminata di luci e alberi di Natale in questi giorni, abbiamo voluto ripescare dai racconti dei nostri nonni un elenco di dolci tipici di questo periodo che sono legati al territorio capitolino e quello immediatamente circostante.
Perché partire proprio dai dolci? Beh, banalmente in questa categoria di alimenti c’è meno varietà: nei menù natalizi ogni famiglia o pressochè ha un proprio ricettario, con “remix” basati sulle preferenze personali, sulla vita di quello specifico nucleo e così via. Invece i dolci sono meno numerosi e meno soggetti a reinterpretazione. Eccoli, dunque!
Il dolce per eccellenza del Natale nell’Urbe risale proprio alla Roma imperiale e veniva offerto come dono per propiziare il ritorno del sole (in effetti ne ha l’aspetto, essendo rotondo e giallo!). Il colore dorato era ottenuto con il tuorlo d’uovo, ma in alcune versioni si usava lo zafferano. Altri ingredienti sono il cedro candito, le mandorle, le noci e il miele.
I nomi sono simili, ma si tratta di due prodotti diversi. Le prime sono un tipo di biscotti, le seconde più simili a praline. L’ingrediente principale, come facilmente intuibile, sono noci e nocciole (“nocchie” in romanesco), rispettivamente.
Tutti sanno che a filo con l’inizio del Rinascimento, Roma fu interessata da un afflusso di emigrati dalla vicinissima Toscana, allora stato a sé: banchieri, per lo più nobiluomini, artigiani, artisti che portarono con loro le proprie usanze, il proprio modo di parlare e anche le loro abitudini a tavola. Fra queste anche i dolci come i cantucci, qui ribattezzati “tozzetti”, biscotti con ingredienti in comune a quelli delle nociate: noci, farina, miele, buccia d’arancia candita in qualche caso, grattugiata in altri. Un altro dolce erroneamente ritenuto solo toscano è il pampepato – panforte nella variante senese. Ancora una volta gli ingredienti sono in parte simili, solo “declinati” in maniera diversa, quella di una torta bassa e rotonda con frutta secca, nocciole, miele, scorza d’arancia, canditi. In più qui ci sono cacao e spezie, fra le quali spicca il pepe che dà il nome al dolce.
Un’altra comunità da sempre presente a Roma è quella proveniente da Napoli e dintorni. In questo caso il dolce della tradizione natalizia a essere stato mutuato da “oltreconfine” sono i mostaccioli, i classici biscotti di forma romboidale. Gli ingredienti sono gli stessi, e si possono trovare sia al naturale che con la riconoscibile glassa al cioccolato che li ricopre.
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Torben Gettermann
Thank you, Torben, for a beautiful photo! Hope you enjoyed the article 🙂