Il divieto ai self check-in: cosa c’è da sapere
- Febbraio 7, 2025
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Promette di essere la mostra romana più importante del 2025, anche se per progetto scientifico e ambizioni fa concorrenza a tanti eventi internazionali!
“Caravaggio 2025”, ospitata nelle magnifiche sale della Galleria Nazionale di Arte Antica a Palazzo Barberini fino al 6 luglio, celebra il genio di Michelangelo Merisi a quindici anni dall’ultima grande esposizione dedicata all’artista nella capitale (allora la mostra si era svolta alla Galleria Borghese, che in questa occasione ha collaborato prestando alcune opere).
La mostra, prodotta in concomitanza con le celebrazioni del Giubileo 2025, riunisce una ventina di capolavori del maestro lombardo – alcuni dei quali già presenti nella collezione permanente di Palazzo Barberini e già noti al pubblico romano così come ai turisti che amano visitare spesso la Capitale.
Il titolo riflette anche l’intenzione di fare il punto sulle più recenti scoperte riguardanti l’artista, come spiega la curatrice Maria Cristina Terzaghi, che ha lavorato al progetto insieme a Francesca Cappelletti e Thomas Clement Salomon, direttore delle Gallerie Nazionali di Arte Antica (al plurale perché oltre a Palazzo Barberini del circuito fa parte anche Palazzo Corsini, a Trastevere).
Oltre alle opere già conosciute, nel percorso espositivo spicca l’Ecce Homo, attualmente al Prado di Madrid: non è mai stata esposta in Italia. Il dipinto partì da Napoli nel Seicento per volere della allora viceregina e da allora non è mai tornato nella penisola. Un’altra gemma è il Ritratto di Maffeo Barberini, che solo da poco è stato attribuito a Caravaggio (visto che si parlava di scoperte recenti…).
Di grande interesse il ritorno a “casa”, anche se solo temporaneo, della Santa Caterina d’Alessandria del Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid, capolavoro già nelle collezioni Barberini e venduto nel 1935. Verranno riuniti anche i tre dipinti commissionati dal banchiere Ottavio Costa: la Giuditta e Oloferne che è di casa proprio a Palazzo Barberini, il San Giovanni Battista ora al Nelson-Atkins Museum di Kansas City e il San Francesco in estasi dal Wadsworth Atheneum of Art di Hartford, sempre negli Stati Uniti.
La mostra avrebbe potuto essere più “affollata” di capolavori? Forse, ma per scelta dei curatori, i quadri di Caravaggio conservati nelle chiese romane non sono stati spostati, rimanendo nelle proprie sedi a disposizione dei visitatori da ogni località. Una scelta quasi “delicata”, che invita a un percorso di scoperta più ampio attraverso la città.
Palazzo Barberini si trova in via delle Quattro Fontane 13, facilmente raggiungibile con la metropolitana (fermata Barberini della linea A) o con numerosi autobus urbani, alcuni dei quali diretti o provenienti dalla stazione Termini. La prenotazione è fortemente consigliata dalla direzione di Palazzo Barberini, ma noi di From Home to Rome invece invitiamo a farla sempre onde evitare affollamenti e una esperienza di visita non “comoda”: pensatela come obbligatoria e considerate che i fine settimana per il momento sono tutti sold out!
Molte delle possibilità di alloggio a breve termine nella nostra disponibilità sono a poca o pochissima distanza da Palazzo Barberini: Via Toscana, per esempio (qui uno degli appartamenti disponibili nello stesso palazzo) ma anche la recente gestione di Via della Mercede, o ancora Via degli Avignonesi (un esempio qui). Ma non finisce qui: la zona di Piazza Barberini è, come accennato, ottimamente collegata e quindi facilmente raggiungibile anche da altre zone del centro di Roma: date un’occhiata all’intero portfolio dei nostri appartamenti!
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